Da anni andiamo dicendo come siano poche le Compagnie assicurative che prevedono una copertura “dedicata” all’impianto di biogas. Pochissime quelle che propongono prodotti specifici che tengano conto della complessità di questi impianti.

Questo perché il settore — oltre a essere relativamente nuovo per le Compagnie stesse, e quindi poco conosciuto — può diventare un campo minato per l’entità dei sinistri da indennizzare. Questa situazione è poco gradita anche ai grossi gruppi Assicurativi.

A differenza di altri rischi, però, in questo caso come pochi prevedevano all’inizio, il mercato assicurativo non ha “investito“ in questo settore creando prodotti ad hoc, ma anzi sono diminuiti i pochi esistenti.

Di fatto, Compagnie come ZURICH, ITAS, REALE MUTUA, stanno dismettendo buona parte del loro portafoglio in questo settore. Nelle poche polizze che mantengono stanno inserendo clausole sempre più restrittive per limitare gli indennizzi in caso di sinistro.

Tutto questo accompagnato da un aumento generale delle tariffe.

Le stesse Unipol e Generali stanno ponendo pesanti correttivi nelle polizze, restringendone di fatto l’efficacia.

Insomma, non è esattamente una situazione positiva per i titolari di impianti di biogas che, giustamente, vogliono tutelare il loro investimento.

Questa tendenza, era stata prevista già anni fa solo dagli specialisti del settore che, in tempi non sospetti, concordavano nell’ipotesi, non così remota, che sarebbe stato sempre più difficile fare polizze all risks “complete” per tali impianti.

Queste previsioni si stanno avverando proprio oggi a causa dei pesanti sinistri che stanno colpendo gli impianti: dalla rottura delle membrane gasometriche, a quella dei mixer e del guasto macchine in generale, abbinata alla conseguente mancata produzione… parliamo di un danno medio che supera i 50.000€!

Per farti capire meglio cosa intendo, ti riporto l’esempio di un nostro cliente, Maurizio Minella, che nel 2017 ha scelto per il suo impianto il sistema Biogas Protetto™, dopo essere stato assicurato per anni con il suo assicuratore di fiducia, con un prodotto adattato.

Grazie al sistema Biogas Protetto™, il Sig. Minella ha potuto stipulare una polizza All Risks in convenzione con una compagnia assicurativa primaria.

 A giugno 2018, un mal funzionamento delle valvole che segnalano il livello di digestato nei digestori ne causa la fuoriuscita. Questo provoca una serie di danni, tra cui la rottura di parte del motore e uno sversamento sul piazzale antistante causa trabocco.

Da una causa apparentemente non così rilevante, però, abbiamo conseguenze invece gravissime tra le quali: parte del motore da sostituire, completo svuotamento del digestore e, non ultimo, la mancata produzione di energia per più di 3 mesi.

La perizia finale indica le seguenti voci di spesa/ripristino:

• Lavori ripristino digestore € 242.000
• Demolizione struttura danneggiata: € 45.000
• Svuotamento digestore e bonifica area: € 50.500
• Spese supplementari: € 33.700

Per un totale del danno diretto all’impianto di € 371.200,00

E una mancata produzione al netto della franchigia contrattuale € 144.000

Insomma, somme che potrebbero far chiudere baracca a chiunque.

Il sistema di protezione che abbiamo studiato insieme, però, regge però bene. E alla fine di tutto, dopo pochi mesi dall’incidente, il cliente percepisce dalla Compagnia un indennizzo di oltre € 500.000 su un danno totale di 580.000, venendo confermati in pieno dalla perizia tutti i preventivi di spesa consegnati al perito.

Con la polizza che il Sig. Minella aveva precedentemente, a patto che il perito avesse valutato in maniera “estensiva”, l’indennizzo non avrebbe superato i 250.000 al netto di scoperti, franchigie e percentuali di degrado dei beni.

In una situazione “fuori convenzione”, al Sig. Minella la Compagnia avrebbe inviato la lettera di  recesso in corso d’anno o la disdetta della polizza alla scadenza.

Si sarebbe trovato quindi senza alcuna copertura.

Se fosse successo davvero così, trovare poi una Compagnia disposta ad assicurare il suo impianto sarebbe stata un’impresa davvero ardua. E se anche l’avesse trovata, le condizioni che di norma propongono le Compagnie in casi come questi sono davvero pesanti, con premi e franchigie molto elevate.

Questo è solo uno dei tanti esempi che possiamo portare a sostegno di quanto stiamo dicendo e a causa di questo andamento, in un futuro non lontano, molti proprietari di impianti dovranno accollarsi interamente il rischio di danni, guasti ai macchinari e perdite di produzione senza poter contare sul “paracadute“ della polizza.

Come puoi immaginare, non è possibile lavorare tranquillamente con questo peso sulla testa.

Ma quindi, esiste una soluzione a questo problema o sei condannato a restare lentamente senza coperture davvero efficaci?

È una domanda legittima che ci fanno spesso gli imprenditori di questo settore.

L’unica risposta che mi sento di dare, oltre ad affidarsi a specialisti, è quella di cercare soluzioni assicurative che prevedano l’adesione a una convenzione con condizioni favorevoli in base all’elevato numero di aderenti.

E che oltre alla polizza forniscano dei servizi accessori e di assistenza, che per esempio prevedano esattamente come limitare il danno in caso di sinistro, organizzando una sorta di “task force” pronta a intervenire qualora si verificasse l’evento dannoso.

In sostanza, dei piani di pronto intervento da parte di un manutentore specializzato — e magari convenzionato con la Compagnia (come nelle polizze RC auto) — per ridurre l’esborso per la compagnia, oltre ad avere nei limiti del possibile, un magazzino con dei pezzi di ricambio strategici.

Un adeguato piano assicurativo, studiato per il tuo impianto, può davvero fare la differenza e farti dimenticare tutte queste problematiche.

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